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Una volta le droghe si assumevano per evadere, ora per non farsi escludere ( Dr. Anjan Chatterjee)

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Iperfunzionalità, la parola del momento.

I nuovi Superman dell’efficienza.

In una società maniacalmente iperattiva e iperefficientista, in un sistema supercompetitivo come quello odierno, diventa una corsa contro se stessi riuscire ad eccellere nella scuola, nel lavoro, nella vita.

Non sono più sufficienti risultati, capacità e memoria nella media; occorre spingere sull’accelleratore delle prestazioni del cervello per poter avere tutto sotto controllo, saper guardare oltre il visibile, riuscire ad essere effcienti in tutto.

Il pericolo di mancare al traguardo.

Tutte le volte che questo non accade, quando ci si sente soverchiati dagli avvenimenti della vita o non conformi alle richieste della società, molte persone rischiano di cadere in un senso di prostrazione, fallimento, sfiducia nelle proprie capacità.

A nessuno piace deludere se stesso e gli altri, non sapere rispondere alle sollecitazioni quotidiane, non produrre i risultati che gli altri si aspettiano da noi. Ma può succedere.

Nella società di oggi non c’è spazio per l’insuccesso.

Alcuni credono di non poter competere con le richieste della vita e allora si arrendono, non lottano contro le avversità o la noia.

In molte son le persone che  vorrebbero essere famose, potenti, raggiungere livelli stratosferici di ricchezza  o eccellere nella scuola e nel lavoro. A qualsiasi costo vorrebbero conquistare traguardi altissimi.

Come facco a essere il migliore?

Una soluzione a portata di mano, facile da usare è l’uso di stimolanti del cervello,

Alla base dell’uso di queste pillole è il messaggio per nulla subliuminale che ti dice “Devi concentrarti” , “ Devi essere il tuo miracolo” più per la società che per te stesso, produrre e innovare, devi dae il massimo

Stiamo parlando di:

Adderal, Ritalin Uno, Concerta, Vyvanse, FocalinX, Provigil ( Modafinil nel nome generico).

Cosa sono?

Sono composti di sali di anfetamina solitamente prescritti ai bambini che soffrono di ADHD, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, per il loro effetto calmante e di incremento della concentrazione.

Gli stimolanti sono divisi in 2 gruppi:

  • Anfetamine ( principale componente dell’Adderal)
  • Metilfenidato ( pricipale componente del Ritalin e del Concentra)

L’unica differenza tra le metamfetamine vere e proprie e i farmaci nootropici, dal Greco, noos (mente) e tropein (sorvegliare), è un gruppo metilico aggiuntivo nel composto chimico della metamfetamina.

Come agiscono?

Queste sostanze agiscono all’interno delle catecolamine nel cervello che, essendo legate per il 50% alle proteine del sangue, vanno in circolo.

Il sistema delle catecolamine è diviso in due tipi chamati:

  • Norepinefrina (o noradrenalina o adrenalina)
  • Dopamina

Gli stimolanti cerebrali incrementano il rilascio delle catecolamine nel cervello oppure ne bloccano la ricapatazione.

Solitamente occorrono 40 minuti prima che inizino a fare effetto, poi il battito inizia ad accellerare, la sudorazione aumenta, piuò dare un senso di euforia o di pace profonda.

Queste sostanze, attivando l’irrorazione del sangue e il metabolismo energetico cellulare, servono per aumentare le capacità cognitive, la concentrazione, la funzionalità intellettiva.

Migliorano i tempi di reazione, alzano la soglia di tolleranza al dolore, allegria, acuiscono la concentrazione e la sensazione di autostima.

Smart drugs o smart nutrients

Ai giorni nostri questi farmaci vengono utilizzati come “Smart Drugs” ( trad. farmaci intelligenti), o “smart nutrients” o nootropici.

Le sensazioni che si provano quando si fa uso di queste sostanze hanno reso l’Adderal, il Ritalin, il Vyvanse le sostanze più gettonate per studenti e lavoratori a cui sono rischeste altissime prestazioni.

All’improvviso tutte le possibiltà diventano reali, allora vuoi correre per raggiungerle , vuoi restare sveglio tutto il tempo necessario a realizzarle. Prontezza, tempi di reazione velocissimi, euforia danno un senso di pienezza, di riuscire ad utilizzare la maggior parte delle capacità di cui è dotato un essere umano.

Ottimi per la memoria, l’attrazione per gli effetti d questi neurostimolatori ha colpito anche la popolazione degli over 65, iche ha iniziato a farne largo uso. A pensarci bene, a nessuno piace perdere la memoria quando invecchia.

RISCHI

Ogni farmaco che si rispetti ha il suo bugiardino, in quello dei farmaci nootropi le maggiori conrtroindicazioni riguardano:

Problemi cardiovascolari

Psicosi

Dipendenza

Insonnia cronica

Iperattività compulsiva

Forse la cosa peggiore è che gli stimolanti aiutano prima di danneggiare e questo rischia di creare una dipendenza non tanto dalla sostanza ma una dipendenza psicologica

Vuoi essere un ossessivo efficientista? Prendi le smart drugs

Hacking cerebrale

L’HAcking cerebrale, di cui si sta parlando molto, è un sottoinsieme del biohacking, un modo per potenziarsi, andare a mille.

Il Potenziamento cognitivo è diventato un argomento molto seguito, specie dopo l’uscita di film come Limitless.

Ciò che ci spinge a oltrepassare i confini delle nostre capacità intellettive è certamente dovuta alle pressanti richieste della società ma anche alla nostra curiosità, alla percezione che siamo molto di più , alla voglia di oltrepassare i confini per farne di nuovi.

L’Adderal, il Concentra, il Ritalin danno la sensazione che tutto si può fare meglio e in breve tempo, si ha la lucidità per osservare le cose in senso più chiaro e critico.

Conclusioni

il potenziamento cognitivo è già una realtà in una metarealtà. E’ necessario farsi  domande. Quanto sono utili, in realtà? Sono potenzialmente dannose, rischiano di dare dipendenza?  Lo sviluppo delle capacità cognitive può andare a discapito di altre facoltà?

Tutte queste domande necessitano di risposte scientifiche precise e di ricerca approfondita.

Esistono in commerco anche prodotti legali e meno dannosi come il MindMatrix, l’Optimind, il Neurofit.

Riflettiamo bene prima di assumere sostanze stimolanti , magari con un pò di impegno siamo capaci da soli di raggiungere certi risultati.

 

 

 

 

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