La visione del particolare come rappresentazione del Tutto.
L’India, nella sua visione della vita ha sempre considerato la realtà parte di qualcosa di molto più grande. Ogni “sistema” sia esso: l’Uomo, la Natura, la Terra, o l’Universo è percepito in costante dialogo e in silenzioso interscambio con gli altri “sistemi”.
Su queste premesse sono state fondate le arti curative indiane più di 5000 anni fa, così ha preso forma l’Ayurveda, arte terapeutica le cui testimonianze sono state rinvenute negli antichi testi sacri “Veda”. Lo scopo è l’armonizzazione delle caratteristiche peculiari dell’individuo con l’ambiente in cui vive, in una continua relazione con le parti del Tutto, inteso come ogni singolo piano energetico visibile e invisibile.
L’Arte curativa dell’antica India, l’Ayurveda.
L’Ayurveda prende in esame tutti i livelli dell’essere umano alla luce dei Tridosha, cioè dei tre elementi da cui tutti i fenomeni si originano, vivono e muoiono: Kapha (flusso), Pita (energia) e Vata (struttura).
Queste tre forme energetiche simbolicamente associate al sole, alla luna e al vento fanno riferimento alla loro azione di spinta, conversione e unione.
I 3 Dosha governatori delle nostre energie dense e sottili.
Ogni nostra funzione fisiologica, mentale e percettiva è regolata da 3 Doshas che assumono una valenza diversa se sono considerate sotto l’aspetto di Purusha (materia), o Prakriti (essenza).
Cosa son i Doshas?
I Doshas sono le 3 costituzioni fondamentali, essi sono formati dalla combinazione dei 5 grandi elementi: aria, acqua, fuoco, terra e etere. I Tridosha sono le forze che governano l’infinitamente piccolo come le cellule degli esseri viventi, fino all’infinitamente grande, come l’Universo intero.
A loro volta, le tre costituzioni (doshas) si combinano dando origine alla qualità peculiare che fa di noi esseri unici.
Kapha, Pitta, Vata.
La principale funzione di Kapha è la Protezione, di Pita è la Trasformazione e di Vata il potere di influenzare gli altri Doshas. Queste tre energie presenti in ciascuno di noi, in percentuali diverse, generano i cinque elementi (Panchamahabhuta) che costituiscono l’Universo intero, cioè Acqua, Terra, Fuoco, Aria, Etere. Da queste combinazioni prendono forma i 7 tipi di costituzione individuale psico-fisica:
Vata
Pitha
Kapha
Vata – Pitha
Vata – Kapha
Kapha – Pitha
Vata – Pitha – Kapha
Mantenersi in buona salute è un affare serio.
L’Ayurveda considera di fondamentale importanza la prevenzione e la salvaguardia della buona salute.
Ai fini terapeutici le funzioni del corpo sono suddivise in tre parti che corrispondono ai requisiti di ogni dosha.
A Vata corrispondono tutte le funzioni che hanno a che fare con l’Aria: la respirazione, la produzione di suoni, il tratto digestivo e la vescica.
A Pita, a cui corrispondono il fuoco e la terra, fanno capo le funzioni degli occhi, del fegato, della milza, del cuore.
Kapha, influisce sul flusso e deflusso dei liquidi corporei: la saliva, il liquido cerebrospinale, sperma, succhi gastrici, cardiaci e quelli articolari.
Nel nostro corpo gli elementi si possono trovare in posizione di armonia o disequilibrio, dal loro stato dipende, quindi, la nostra buona salute o la malattia.
In base ai disequilibri la medicina indiana si approccia con diverse metodologie terapeutiche che vanno dai trattamenti al corpo con oli, erbe e impacchi, alla sauna con le erbe curative, all’alimentazione fino a correggere i disagi piscologici con trattamenti alla testa, dieta e pratiche quotidiane.
Secondo l’Ayurveda l’Uomo deve essere aperto a una trasformazione globale, a un rivoluzionario cambio delle proprie abitudini così da poter raggiungere un benessere totale.
Come l’onda ritorna al mare, così destino e dovere dell’uomo è ritornare a quell’Assoluto da cui proviene.
Ma l’onda è sempre mare, come l’Uomo è sempre Assoluto. La separazione è un’illusione.
(Swami Joythimayananda)